venerdì 29 marzo 2013

Genitori e persone migliori con internet... un sogno per domani!

Ieri, rimbalzando da un post all'altro, attraverso questo post de Ilmiosuperpapa sono finita a leggere Le ferite e gli appelli di Marzia che per un attimo mi hanno fatta sentire in imbarazzo per aver appena scritto la nostra ricetta scanzonata del genitore quasi perfetto.

Questa mattina, proprio da un commento al nostro post di ieri ritorno a leggere l'appello di Marzia grazie a   "Le parole da incorniciare" di mamma Squa, dove scopro anche la storia di "The Queen Father"  .

Io sono sempre stata convinta che nulla accada per caso e che se una cosa ti passa davanti più di una volta, forse è perchè "vuole insegnarti qualcosa". E allora mi sono fermata a pensare, ancora una volta, alla forza del web, un mondo virtuale sì, ma fatto di persone vere, di persone che ogni giorno affrontano felicità e dolori, che molto spesso nel mondo reale vengono nascosti o a volte, se mostrati, non vengono capiti.

Troppo spesso ci dimentichiamo di quanto possa essere importante un buongiorno o un sorriso (anche ad uno sconosciuto) e altrettanto spesso ci dimentichiamo di quanto siano importanti le parole, dette o scritte.


Leggere l'appello di Marzia, tutti i commenti al suo post e vedendo che l'appello è stato condiviso su facebook e anche da altri blog (io ne ho letti due, ma sono sicura che ce ne sono altri) mi ha portata a riflettere sul fatto che, se tutti provassimo a dare un piccolo aiuto ad una persona che incontriamo, non potremmo che contribuire a creare un mondo migliore. Sarà anche un'utopia, ma cosa abbiamo da perdere?

Avete visto quel film con Kevin Spacey e Helen Hunt "Un sogno per domani"?
In questo film un bambino, desideroso di creare un mondo migliore decide di compiere delle buone azioni, chiedendo in cambio a chi le riceve di compierne a loro volta una per altre tre persone. Non credo ci siano parole migliori per esprimere quello a cui sto pensando e quindi mi permetto di citare alcune frasi che Trevor dice nel film:

"Per me certe persone hanno troppa paura per pensare che le cose possono essere diverse e, insomma, il mondo, il mondo non è tutto quanto... merda... ma credo che sia difficile per certa gente che è abituata alle cose così come sono, anche se sono brutte, cambiare e le persone si arrendono e quando lo fanno poi tutti, tutti ci perdono.
Devi, devi guardare di più le persone, ecco. Tipo, tipo tenerle d’occhio, per proteggerle, perché non sempre vedono quello che gli serve. È come la tua grande occasione di riparare qualcosa che non è la tua bicicletta, ma puoi riparare una persona.” 
 "Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto, ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole, perciò io la faccio per loro... e loro la fanno per altre 3 persone..."
Anche noi potremmo cominciare a dare il nostro aiuto (anche solo con un invito "consapevole" a cena citando ancora Marzia), partendo da chi ci stà vicino e per eventuali sconosciuti che incontreremo,  potremmo invece seguire l'esempio di Trevor e prepararci dei biglietti, da portare sempre in borsa, con dei consigli, delle frasi, degli indirizzi che sono stati un'aiuto per noi o magari proprio come ha fatto Marzia con dei link a siti utili, aggiungendo poi sul retro (se qualcuno ha un consiglio per una frase più corta è ben accetto, perchè io non ho proprio il dono della sintesi):


 "Voglio condividere con te qualcosa che è stato utile per me.
Non chiedo nulla in cambio, ma se anche per te sarà utile, condividilo con qualcuno che ritieni possa averne bisogno"

Sono sicura che chiunque riceverà questo bigliettino ci guarderà un po' perplessi e magari tenterà anche di restituircelo (e come dargli torto, visto che siamo abituati ormai alle fregature sempre pronte dietro l'angolo), ma poi, una volta solo, non potrà che leggerlo e magari trovarne veramente un aiuto.
Nel mio primo bigliettino metterò proprio il link al post di Marzia, perchè prima o poi, lo so, incotreremo qualcuno che ne avrà bisogno.

Quando abbiamo scelto il nome del nostro blog pensavamo a tutte quelle cose che internet può offrire per aiutare i genitori soprattutto a livello pratico, ma più scopriamo il mondo dei genitori in rete e più ci convinciamo che con la condivisione di pensieri e parole, internet può davvero aiutarci ad essere non solo genitori, ma anche persone migliori.

6 commenti:

  1. mi fa molto sorridere che mi chiami mamma Squa :)

    Se tu fossi qui vicino, ti proporrei di fare questo :
    http://genitorimeglioconinternet.blogspot.it/2013/03/genitori-e-persone-migliori-con.html

    (forse è più nei commenti quel che intendo)

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  2. Ormai ci siamo affezionati a mamma Squa e visto che ti fa anche sorridere continueremo a chiamarti così se per te va bene...

    Scusami se sono un pò tonta, ma non ho capito bene cosa intendevi con il link al nostro post... Forse volevi linkarmi qualcos'altro?

    Grazie per aver prima ispirato e poi letto le nostre riflessioni!

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    Risposte
    1. già, scusa, era il tuo link che ho ri-incollato:
      http://squabus.blogspot.fr/2013/03/dellabbracciare-gli-sconosciuti.html

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    2. ... il potere della rete ... giuro ho sentito il tuo "free hug" fin qui!
      GRAZIEEE!!!

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  3. Quanti bei pensieri sono nati da quello che era nato come uno sfogo estemporaneo! Non so se la mia esperienza possa essere di aiuto a qualcuno ma certo ci si può sentire meno soli.
    La vostra idea di moltiplicare i gesti è davvero simpatica, io sono abbastanza timida ma davanti a qualcuno in palese difficoltà (soprattutto una madre) cerco di uscire dallo standard di indifferenza cittadina.
    Comunque anche parlare in modo leggero di genitorialità aiuta, l'allegria aiuta! Un abbraccio a tutti voi 3G!

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    Risposte
    1. Grazie Marzia per essere passata di qui!

      Il tuo è stato sicuramente uno sfogo costruttivo e l'eco che ne é scaturito, siamo convinti, oltre a farci sentire tutti meno soli, non potrà non essere anche un aiuto per chiunque, almeno una volta nella vita, si è sentito incompreso o giudicato.

      Anche noi nel nostro piccolo cerchiamo sempre di uscire da quello che purtroppo come dici tu è lo standard di indifferenza cittadina. In questo caso papà 3G è sicuramente più bravo di me e sempre pronto ad aiutare quando vede qualcuno in difficoltà. La cosa strana è che in quei casi tutti lo ringraziano e lo guardano come se fosse un alieno perchè ormai ci si è talmente abituati alla maleducazione che ci si stupisce quando qualcuno fa qualcosa che dovrebbe invece essere la naturale reazione di chiunque. È ancora lui che mi insegna ogni giorno ad affrontare ogni cosa in modo "leggero" ...proprio a me che di natura faccio una catastrofe di ogni piccola cosa; per questo non posso che essere di nuovo d'accordo con te sul fatto che si, l'allegria aiuta!!

      Ricambiamo molto volentieri il tuo abbraccio!

      A presto.

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