domenica 24 febbraio 2013

Blogstorming: il RISPETTO si impara da piccoli


Anche questo mese ci uniamo al blogstorming di genitoricrescono che, per febbraio, ci porta a riflettere sul tema del RISPETTO.

Pensando a questo termine ci risuonano nell'orecchio tutte quelle volte che l'abbiamo sentito da bambini: devi ascoltare quello che ti dicono mamma e papà, è una questione di rispetto! ... A scuola fai il bravo e non rispondere alla maestra... Comportati bene e rispetta quello che dice anche tua sorella... Non romperlo, non è tuo, devi rispettare le cose degli altri... 

E' vero, spesso questo termine era più associato ad una questione di riverenza (="sentimento di profondo rispetto che si prova per una persona di cui si riconosce l'autorevolezza o per una cosa considerata di grande valore morale, culturale ecc...") nei confronti di chi era più grande di noi e, è anche vero che non sono le parole (o almeno non solo quelle) ad insegnare il rispetto; ma era comunque un buon inizio, accompagnato poi dal buon esempio. Non ricordiamo infatti i nostri genitori litigare davanti a noi (sicuramente l'avranno fatto anche loro), ribattere ad un insegnante in nostra presenza, consentirci di "insultare" un fratello o un'amico senza farci una solenne romanzina, abbandonare i resti dei nostri pic nic in spiaggia.... In questi casi infatti, ogni loro comportamento (oltre alla parola) ci stava insegnando cosa voleva dire il RISPETTO.


Saremo anche dei nostalgici o affetti dalla sindrome del "si stava meglio quando si stava peggio", ma in questi ultimi anni tra casi di stalking, cyberbullismo, cronaca nera nei telegiornali, sedute del parlamento, talk show televisivi, sembra proprio che il rispetto si sia perso per strada. Questa amara considerazione diventa ancora più triste adesso che siamo diventati genitori, ma allo stesso tempo accresce in noi la convinzione che, per cambiare le cose, bisogna partire dal proprio nido: in fin dei conti non è stato così anche per noi?
Certo, nel nostro caso ha sicuramente contribuito il fatto di essere cresciuti in famiglie numerose e aperte verso gli altri; essere a contatto tutti i giorni con caratteri diversi, ci ha aiutato ad accettare le diversità (anche se solo caratteriali) e a rispettarle. Spesso questo significava anche prendersi una sgridata o un castigo seguito da pianti convinti di aver ragione; la volta successiva però, nella stessa situazione, il nostro comportamento risultava sicuramente cambiato. Con il tempo, tutto questo ha creato in noi il senso del rispetto.

Oggi le famiglie sono sempre meno numerose e l'essere sempre di corsa tra un impegno e l'altro ci toglie i vecchi e sani momenti di convivialità e condivisione, dove molto spesso, in situazioni di confronto-"scontro", si iniziava a conoscere e rispettare le diversità di caratteri, opinioni e situazioni.

E quindi? E' tutto perduto? No... è solo cambiato il modo di vivere. Alcune cose però restano: vedere una mamma e un papà che collaborano e che si sostengono in ogni situazione, che aiutano un parente malato o in difficoltà, che ospitano a casa un'amico straniero, che ti spiegano perché sono arrabbiati con te quando hai fatto qualcosa di sbagliato, che ti invitano a condividere con cuginetti e amici (o magari con un bimbo appena conosciuto) un tuo giocattolo, che stabiliscono delle regole e ne sono coerenti..., saranno sempre dei buoni metodi per seminare il terreno del rispetto. Un terreno che dovrà quindi essere continuamente alimentato da una chiara comunicazione, comprensione, solidarietà, tolleranza, cordialità e sincera amicizia.

Questo terreno diventerà sempre più grande man mano che Gioia crescerà e, quando non sarà più una bambina, il nostro ruolo non sarà finito, ma la strada del rispetto dovrà continuare, accettando le sue scelte, anche quando queste saranno diverse da quelle che avremmo fatto noi, perché rispetto significa anche accettare il prossimo per quello che è. A quel punto, se avremo fatto bene il nostro mestiere di genitore, qualunque scelta lei farà, saremo sicuri che comprenderà prima di tutto il rispetto per se stessa e di conseguenza il rispetto per gli altri.

Chiudiamo la nostra riflessione preparandoci fin da ora a seguire le orme dei nostri genitori, consapevoli che, per quanto il cammino sarà lungo e pieno di ostacoli, se ha funzionato con noi, funzionerà anche con Gioia: "ricetta che vince, non si cambia!".




Questo post partecipa al blogstorming http://genitoricrescono.com/tema-mese-rispetto/


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